Varesenews, 29 Maggio 2012
La posizione del sindaco Ivano Campi dopo il ricorso al consiglio di stato del comune di Saronno: “La precedente amministrazione aveva già incassato e speso gli oneri di urbanizzazione".
«Stiamo valutando, ma la situazione non è semplice». Il sindaco Ivano Campi commenta con apprensione la questione del centro commerciale che alcuni privati dovrebbero costruire al confine con Saronno, vicino a Santino. Progetto contro cui si è opposto il comune di Saronno che ha fatto ricorso (dopo che ILPG ha "allertato" e coinvolto l'amministrazione di Saronno, nota di ILPG) al Consiglio di Stato «perchè questa realizzazione avrebbe un impatto devastante sul territorio».
Campi è al governo cittadino da poche settimane e si è trovato a gestire una polemica che aveva già infiammato la campagna elettorale: «Stiamo studiando tutto perché la situazione è delicata – spiega il sindaco -. I soldi degli oneri di urbanizzazione sono già stati incassati e spesi dalla precedente amministrazione per pagare i debiti del comune. Il progetto è quindi già molto avanti. Vorremmo ora incontrare i realizzatori e avviare una trattativa. Capiamo le ragioni del comune di Saronno e stiamo dialogando anche con loro».
Il ricorso della vicina Saronno si basa infatti sul fatto che «il progetto sarebbe dovuto passare dalla conferenza dei servizi della Regione, ma è stato suddiviso in tre piccoli centri commerciali proprio per evitare questo passaggio. Ma la conferenza dei servizi è stata istituita proprio per dialogare con gli enti coinvolti nei grandi progetti come questo» hanno spiegato dal comune di Saronno. «Conosciamo la situazione – risponde Campi -, anche in campagna elettorale l’abbiamo denunciata, ora è peggio di quel che poteva sembrare perché l’iter burocratico è avanzato e il bilancio comunale non è roseo come si diceva. Questi soldi degli oneri di urbanizzazione non possono essere restituiti, non ci sono perché sono già stati spesi. Comunque stiamo cercando delle soluzioni per capire come procedere per evitare il peggio».
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