09 Settembre 2013
INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE SU SITUAZIONE SERVIZI SOCIALI
------------------------------------------------------------------------INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE SU SITUAZIONE SERVIZI SOCIALI
Negli ultimi 5 anni, si rileva che il fondo Nazionale per le politiche sociali ha subito un taglio del 75% passando da una dotazione originaria di 923,3 milioni di euro a 69,95 milioni.
Il Fondo per le Politiche Sociali , costituisce la principale fonte di finanziamento statale degli interventi di assistenza alle persone e alle famiglie. Sul 'saldo' pesantemente negativo ha influito il destino del Fondo per la non autosufficienza: la sua dotazione finanziaria che nel 2010 era di 400 milioni di euro, infatti è stata del tutto eliminata dal governo in carica in quel periodo e mai rifinanziata dai governi che si sono succeduti , nonostante le reiterate promesse in tal senso . Ulteriori decurtazioni sono state poi apportate :
Il Fondo per le Politiche Sociali , costituisce la principale fonte di finanziamento statale degli interventi di assistenza alle persone e alle famiglie. Sul 'saldo' pesantemente negativo ha influito il destino del Fondo per la non autosufficienza: la sua dotazione finanziaria che nel 2010 era di 400 milioni di euro, infatti è stata del tutto eliminata dal governo in carica in quel periodo e mai rifinanziata dai governi che si sono succeduti , nonostante le reiterate promesse in tal senso . Ulteriori decurtazioni sono state poi apportate :
- al Fondo per le politiche della famiglia che è passato da 185,3 milioni a 31,99 milioni e
- al Fondo per le politiche giovanili, sceso dagli iniziali 94,1 milioni a 8,18 milioni.
Questi dati, aggiornati a fine Gennaio 2013 ci fanno dire che siamo davvero all'anno zero per quanto riguarda il welfare pubblico con un continuo taglio di risorse che sta privando dei servizi di assistenza le fasce più deboli del paese, che in questo modo sono state letteralmente abbandonate al proprio destino e alle politiche sociali dei Comuni , che pur dovendo fare i conti con i tagli statali e regionali alla spesa sociale diventano l’ultimo baluardo a difesa della stato sociale. Più propriamente si dovrebbe parlare di politica sociale dei COMUNI in assenza di una politica Sociale dei Governi Nazionali. Credo doveroso affermare che la politica nazionale debba affrettarsi ad intervenire, il welfare deve a mio parere avere un ruolo centrale nel programma di governo , di qualsiasi governo .
Questi dati, aggiornati a fine Gennaio 2013 ci fanno dire che siamo davvero all'anno zero per quanto riguarda il welfare pubblico con un continuo taglio di risorse che sta privando dei servizi di assistenza le fasce più deboli del paese, che in questo modo sono state letteralmente abbandonate al proprio destino e alle politiche sociali dei Comuni , che pur dovendo fare i conti con i tagli statali e regionali alla spesa sociale diventano l’ultimo baluardo a difesa della stato sociale. Più propriamente si dovrebbe parlare di politica sociale dei COMUNI in assenza di una politica Sociale dei Governi Nazionali. Credo doveroso affermare che la politica nazionale debba affrettarsi ad intervenire, il welfare deve a mio parere avere un ruolo centrale nel programma di governo , di qualsiasi governo .
Fino ad ora questa centralità non si è vista ; anche l’attuale governo non ha fino ad oggi preso iniziative in merito rispetto ad una questione che tocca da vicino i bisogni delle persone.
Nei Comuni italiani si è registrata una diminuzione generale della spesa per i servizi sociali in senso stretto nel 2012 del 3,6%. Del 6,8% è stata invece la diminuzione di risorse stanziate per il welfare allargato (servizi sociali, istruzione, sport e tempo libero). L’Amministrazione Comunale Campi in controtendenza ha, ad oggi, assicurato un’attenzione prioritaria al sociale e all’istruzione.
Gli stessi dati ci dicono che invece più contenuta è stata la riduzione a carico delle spese per l'amministrazione generale (auto-amministrazione statale , costi della politica), che si è attestata al 2,9%. E’ bene ricordare , per completare il discorso, che le entrate tributarie a favore dello Stato sempre nel 2012 sono però aumentate del 9,5%.!!!!
L’anno 2012 e i primi mesi del 2013 hanno visto un forte incremento di richieste di aiuto da parte di singoli e famiglie che si sono rivolte e si rivolgono al Servizio Sociale Comunale a causa della perdita del posto di lavoro e per le conseguenti problematiche economiche. La spesa complessiva che annualmente riguarda il servizio Sociale si aggira intorno al MILIONE di Euro, con canali di finanziamento PRIORITRIAMENTE COMUNALI ( 87%) per un 10-12% provenienti da Regione e Stato e in piccola percentuale con compartecipazione da parte dell’ utente. Cosa facciamo e cosa possiamo programmare vista la situazione brevemente descritta?
Contributi alle famiglie e alle persone in difficoltà:
- Prima di proporre qualsiasi contributo viene effettuata dalla responsabile e dagli operatori degli uffici servizi sociali un’indagine sulla situazione e viene curata la destinazione del contributo stesso Le famiglie o i soggetti singoli richiedenti presentano unitamente all’istanza di aiuto la situazione reddituale completa del nucleo familiare e descrivono le difficoltà del momento. In caso di contributo economico comunale, al cittadino beneficiario viene chiesto di presentare le ricevute attestanti le spese sostenute con il contributo stesso . Elementi di notevole criticità sono legati al problema casa e alla persistente mancanza di ricettività da parte del mercato del lavoro . Sempre più spesso il servizio sociale comunale si trova a dover mediare con Avvocati, Ufficiali giudiziari, Tribunali , Proprietari di case sfitte , Agenzie immobiliari, per pratiche di sfratto esecutivo che riguardano famiglie con la presenza di minori e a volte di disabili. Accade di frequente che negli uffici dei servizi sociali arrivino famiglie e singoli che non hanno possibilità di acquistare generi di prima necessità , che non riescono a garantire neppure i pasti a se stessi e alle famiglie.
I
Situazioni di difficoltà lavorativa e interventi attuati.
- Nel corso del 2012 e nei primi mesi del 2013 i servizi sociali comunali in accordo con il servizio distrettuale di inserimento lavorativo hanno attivato iniziative di integrazione sociale e inserimento lavorativo tramite percorsi di Tirocinio formativo- borse lavoro .
- Sono stati avviati 24 percorsi di questo tipo a favore di altrettanti residenti a Gerenzano . Queste iniziative permettono a persone invalide oppure normoabili ma con problemi economici, segnalati dal servizio sociale comunale e residenti in Gerenzano, di impegnarsi in attività lavorative per le quali viene riconosciuto un contributo economico da parte del Comune direttamente o attraverso il servizio distrettuale di inserimento lavorativo che utilizza fondi messi a disposizione sempre dal Comune . Questa modalità operativa ci ha permesso di aiutare persone in difficoltà in cambio di prestazioni lavorative con un ritorno tangibile a favore del nostro Comune . Obiettivo di tali esperienze è quello di favorire l’integrazione sociale , aiutare le famiglie in difficoltà in modo non assistenziale ma dignitoso per le persone interessate che prestano la propria attività lavorativa in cambio di aiuti economici . L’impegno lavorativo viene effettuato presso le scuole di Gerenzano , in alcuni casi presso lo stesso Comune o sul territorio comunale e distrettuale presso Aziende ed enti pubblici o privati ( pulizia strade, affiancamento presso il cimitero, lavori vari di manutenzione sul territorio comunale, lavori di assemblaggio o incarichi in reception e uffici vari). Purtroppo l’aiuto economico che possiamo elargire è minimo , in quanto le richieste di sostegno sono in continuo aumento e le possibilità economiche dei Comuni sempre più ridotte a causa appunto delle sopra citate politiche nazionali ( patto di stabilità, minori finanziamenti ai Comuni da Stato e Regione). Nonostante queste difficoltà il Servizio Sociale, l’Assessorato competente in materia e tutta l’Amministrazione Comunale in collaborazione con i servizi distrettuali sono seriamente impegnati per cercare di risolvere i problemi economici che assillano un sempre crescente numero di persone . Mi sembra doveroso segnalare che pur in questa situazione di grave crisi economica oltre ai servizi sopra elencati abbiamo inteso attivare numerose iniziative culturali a favore della popolazione a titolo gratuito e confermare le attività del Centro Educativo e ricreativo e del Centro estivo per i frequentanti le dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado con costi contenuti a carico delle famiglie.
I nuclei familiari di cui si è effettuata la presa in carico per difficoltà economiche correlate alla perdita del lavoro e/o alla riduzione del reddito, nel corso del 2012 sono stati 67, con un incremento del 54% dei casi rispetto all’anno precedente. Tale incremento, oltre a confermare il perdurare degli effetti della crisi economica, dai casi esaminati appare indicativo anche di un tendenziale cambiamento della tipologia d’utenza che si rivolge ai servizi sociali.
In particolare, oltre ai nuclei familiari tradizionalmente monoreddito e/o numerosi ed a talune situazioni “storiche” già in carico al Servizio Sociali comunale, si è registrato un significativo aumento di nuovi contatti da parte di nuclei familiari in cui uno dei due coniugi ha perso il lavoro e nei quali è venuto meno ogni reddito per l’esaurimento degli ammortizzatori sociali.
E’ opportuno precisare che per molte di tali situazioni non sempre è stata possibile l’effettiva presa in carico. Infatti, la possibilità di fruire delle prestazioni sociali è subordinata al possesso di specifici requisiti della situazione reddituale e patrimoniale (attestazione ISEE), che, tuttavia, viene calcolata, per legge, sui redditi e sui patrimoni detenuti nell’anno precedente, con il risultato che assai di frequente sussiste uno sfasamento tra la situazione economica certificata e quella reale.
A completare il quadro delle situazioni di difficoltà economica, si ritiene opportuno segnalare il sensibile aumento dei casi di persone sole in difficoltà a causa della perdita del lavoro, di donne separate che non percepiscono con regolarità gli assegni di mantenimento, di pensionati che non riescono ad arrivare alla fine del mese.
A tale proposito si rileva come talune situazioni siano anche determinate dal venir meno dell’efficacia delle reti familiari e di solidarietà sociale che, fortunatamente, finora sembrano resistere tra gli immigrati.
Per supportare i cittadini che si trovino nella condizione di cercare una nuova occupazione, in collaborazione con la società Energheia Impresa sociale Srl, che opera sul territorio, è stato organizzato nel mese di Giugno 2013, senza oneri per l’Amministrazione Comunale e per i partecipanti, un corso di formazione della durata di 40 ore su “Tecniche e strumenti per la ricerca di lavoro; le regole per l’accesso al lavoro ed ai servizi per l’impiego”. Finalità dell’iniziativa, di cui hanno beneficato in questa prima edizione n. 12 gerenzanesi disoccupati e/o tirocinanti, oltre che fornire strumenti per un’efficace attività di ricerca del lavoro è ottimizzare e valorizzare l’esperienza e le capacità individuali nei colloqui di selezione.
Segnalo che l’amministarzione Campi nel bilancio 2013 ha deciso di riservare 20.000 euro al progetto Voucher lavoro, che permetterà ad alcuni residenti gerenzanesi di impegnarsi all’interno di strutture del Comune e di ricevere un voucher del valore di 7.50 euro per ogni ora di lavoro prestata.
Un’ulteriore iniziativa, che ha consentito di far fronte alle situazioni di difficoltà economica di molte famiglie gerenzanesi, è stato il rapporto di collaborazione, instaurato in modo permanente nel corso del 2012, con la locale Caritas e con l’Associazione Banco Alimentare, che ha consentito di assicurare a circa 100 famiglie un adeguato sostegno tramite la somministrazione di prodotti alimentari, vestiario, ausili e prodotti sanitari.
A. Casa e politica abitativa.
Occorre innanzitutto precisare che relativamente ala problematica “politica abitativa” le risorse comunali non consentono interventi di sostegno economico specificamente rivolti a giovani e categorie deboli. Il principale strumento di sostegno economico a disposizione dei Comuni è stato fino allo scorso anno rappresentato dallo Sportello Affitto, il contributo erogato su fondi regionali e comunali a parziale copertura delle spese sostenute per la locazione, di cui mediamente hanno fruito negli anni scorsi circa cinquanta famiglie.
Dopo la drastica riduzione dei fondi, operata dalla Regione Lombardia già nel 2011, con il bando 2012 il contributo, ridenominato “Fondo Sostegno Disagio Acuto”, è stato circoscritto alle sole famiglie che, versando in una situazione economica estremamente disagiata, possiedono un Isee-fsa (Indicatore Situazione Economica Equivalente – Fondo Sportello Affitto) da € 0 a € 3.500,00. Questo ha comportato che nel 2012, a fronte di un’aumentata richiesta, soltanto 7 famiglie abbiano potuto beneficiare del contributo.
Il riferimento ai tagli dei fondi regionali per il sostegno abitativo, che si aggiunge anche alle difficoltà da parte dei proprietari di prima casa a sostenere in modo continuativo le spese del mutuo, è necessario per evidenziare come la problematica abitativa grava sempre più sui Comuni in forma di richiesta di sostegno al reddito.
Gli alloggi di edilizia pubblica residenziale presenti a Gerenzano sono complessivamente 32. Nel periodo dell’ultimo bando indetto, dal dicembre 2011 al 31/05/2013, sono stati assegnati 4 alloggi, di cui due a singoli cittadini invalidi e due a nuclei familiari, rispettivamente caratterizzati, l’uno dalla presenza di un minore diversamente abile e l’altro da una composizione numerosa, da assenza di reddito e da provvedimento di sfratto esecutivo e senza reddito.
Il turn over è estremamente limitato rispetto alle dinamiche della domanda e riguarda essenzialmente i mini-alloggi abitati da anziani. Per quanto riguarda i criteri, l’assegnazione avviene sulla base di una graduatoria il cui punteggio tiene conto di diversi fattori, quali, ad esempio, eventuale procedura o provvedimento di sfratto, condizioni dell’alloggio, reddito. Sono inoltre previsti punteggi particolari per le famiglie di nuova formazione, gli anziani (età superiore a 65 anni), persone sole con figli a carico, nuclei familiari con soggetti portatori di disabilità e/o con invalidità riconosciuta e certificata uguale o superiore al 66%.
L’attuale lista d’attesa, approvata in via definitiva con determinazione n. 315 del 07/06/2012 e riferita al bando indetto nel 2011, è composta da n. 32 nominativi, dei quali tre risultano già assegnatari.
Anziani non autosufficienti.
Gli interventi rivolti agli anziani in stato di necessità comprendono:
il Servizio di Assistenza Domiciliare, di cui hanno beneficiato al 31/03/2013 n° 18 persone;
- l’erogazione di un “buono sociale” finalizzato a favorire la permanenza degli anziani a domicilio e la loro cura ed assistenza da parte di familiari e/o assistenti familiari;
- l’inserimento in strutture socio sanitarie assistenziali.
Per quanto riguarda il “buono sociale”, è opportuno precisare che negli ultimi due anni, in conseguenza dei tagli operati ai fondi destinati alle non autosufficienze, sono stati completamente azzerati i consueti trasferimenti di risorse agli enti locali. Dovendo ricorrere esclusivamente all’utilizzo di risorse economiche comunali, a partire dal 2012 l’Amministrazione Comunale ha operato la scelta di assicurare la continuità del beneficio economico ridimensionandone, tuttavia, l’entità in € 150 mensili. Fino al 2011, invece, il buono ammontava ad € 210 mensili nel caso di assistenza da parte di familiari e ad € 400 mensili nel caso di assistenza da parte di assistenti familiari assunti con regolari contratto di lavoro.
Nel 2012 i beneficiari del buono sociale dono stati n. 12.
B. Potenziamento dei servizi sociali.
Nei mesi di aprile e maggio 2013 sono state espletate le procedure concorsuali per l’assunzione a tempo indeterminato e parziale (part time 50%) di una figura di assistente sociale, che dal mese di Settembre lavorerà a supporto del responsabile del Settore.
In conclusione devo dire che nonostante la scelta di questa Amministrazione Comunale ad impegnare risorse verso il “ sociale” , a favore delle persone in difficoltà, si fatica a dare risposta ai bisogni emergenti. La crisi economica che attanaglia il Paese provoca l’insorgere di nuove povertà: persone che fino a qualche anno fa potevano contare su un’ entrata economica che consentiva loro di pagare affitto, mutuo per la casa e vivere dignitosamente , rischiano di sprofondare nella povertà. Come accennato ai servizi sociali arrivano ogni giorno richieste di aiuto da parte di persone che perdono il lavoro, la casa e le sicurezze sociali minime. Il Comune , i Comuni da soli non ce la possono fare. Importante in questo senso la collaborazione con altri livelli istituzionali , con le associazioni di volontariato locale con il privato sociale. Con questi soggetti è necessario pensare e programmare nuove modalità di intervento, intraprendere nuove strade.
In questo senso siamo impegnati nel tentativo di creare una rete comunale con tutti gli attori citati. Organizzeremo a breve, in collaborazione con il CESVOV (Centro di Servizi per il Volontariato della provincia di Varese) e con il Distretto un progetto di emersione del volontariato locale al fine di incanalare le diverse energie verso un unico obiettivo senza disperdere soldi ed energie e di individuare sfruttare nuove forme di finanziamento ( bandi regionale fondi comunità europea). Inoltre è necessario ed è impegno di questa Amministrazione far sentire concretamente la voce dei Comuni in Regione e alla Stato centrale. Urgono iniziative concrete che consentano ai Comuni Italiani, dal più piccolo ai più grandi , di far valere le proprie ragioni che sono poi le ragioni dei cittadini. Siamo impegnati affìnchè l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia ( ANCI) e le istituzioni che hanno maggior voce in capitolo si facciano portavoce di iniziative di protesta e proposta affinché i Comuni siano messi in condizione di rispondere in modo efficace alle richieste dei cittadini prioritariamente di coloro che versano in situazioni di grave difficoltà economica.
Assessorato ai Servizi Sociali
Assessore: Dario Borghi
29 Ottobre 2012
DICHIARAZIONE DI VOTO DEL GRUPPO “INSIEME E LIBERTA’ PER GERENZANO” RELATIVA ALLA DETERMINAZIONE DELLE ALIQUOTE IMU E VALORI AREE EDIFICABILI ANNO 2012
L’anno 2012 che sta volgendo alla fine è stato un anno sicuramente difficile e travagliato per tutti gli italiani che stanno fronteggiando una crisi ecnomica molto importante.
E’ stato travagliato anche per le amministrazioni comunali, che hanno dovuto dar seguito alle azione del governo in materia di conti pubblici senza dubbio definibili di estrema emergenza.
Come è stato esposto dall’Assessore al Bilancio e Tributi, Viotti Stefano, possiamo tranquillamente dire che le parole del Presidente Monti all’assemblea nazionale dell’ANCI – “in molte occasioni abbiamo dovuto usare il bisturi” – non sono del tutto corrispondenti alla realtà: più che il bisturi è stata usata l’accetta e non si è andati certo per il sottile!
Il disastro dei conti pubblici nazionali e la situazione d’emergenza non lasciavano certo spazio ad interventi ordinari-leggeri, pena il declino verso una situazione simile alla Grecia.
Quindi se nel merito possiamo accettare, anche se a denti stretti, i sacrifici imposti a noi come cittadini e come amministrazione, certo biasimiamo il metodo e le tempistiche con cui questi tagli sono stati effettuati.
L’IMU – Imposta Municipale Propria – di “Municipale” e di “Propria” ha oramai solo il nome. Come è stato esposto dall’Assessore, combinando quote dirette allo Stato e minori Trasferimenti, sui 3 milioni di Euro di gettito IMU dal Comune di Gerenzano, solo 793 mila Euro rimangono nelle casse del nostro Comune, pari ad appena il 26,4%
Ma la cosa ancora più grave è che di questa situazione se ne è potuto avere coscienza solo nel mese di Ottobre, oramai alla fine dell’anno.
L’IMU è una entrata che finanzia la spesa corrente, ovvero i servizi ai cittadini.
Non è possibile chiedere ai comuni di riprogrammare la spesa per i servizi ai cittadini ad Ottobre, quando oramai i servizi sono già stati erogati!
Per questo motivo il gruppo Insieme e Libertà per Gerenzano vuole esprimere la propria soddisfazione per il lavoro svolto dalla giunta comunale che, in questi pochi mesi di amministrazione, ha saputo gestire una emergenza complessa ed articolata, e ringrazia specificatamente gli uffici Tributi e Ragioneria che l’hanno supportata egregiamente.
Ma ci chiediamo anche:
Cosa sarebbe stato dei conti del nostro bilancio se avesse vinto la Lega, per fortuna oggi all’opposizione, che prometteva di non far pagare l’IMU?
Come avrebbero potuto far fronte ai tagli dei trasferimenti che ammontano quest’anno a circa 1 milione di Euro?
Fortunatamente i cittadini di Gerenzano hanno scelto diversamente.
E ora possono contare su amministratori attenti ed oculati, che prima di fare facili proclami propagandistici si confrontano con la difficile realtà del momento che stiamo attraversando.
Il nostro gruppo politico è sicuramente una piccola forza politica comunale, ma non per questo non ha il senso di responsabilità che contraddistingue qualisiasi buon politico e buon amministratore, anche locale.
Ma veniamo nel merito dei contenuti di questa delibera, ovvero la scelta delle aliquote IMU.
In campagna elettorale, nel programma politico di ILPG, uno dei punti cardini dichiarati è stato l’attenzione alle fasce più deboli e al fenomeno delle nuove povertà che, in questa fase di congiuntura economica negativa, colpisce sempre di più le famiglie con un reddito ai limiti della soglia della povertà.
L’esposizione dell’Assessore ci ha soddisfatto perché le attese del nostro programma sono state pienamente accolte.
L’attenzione alle fasce più deboli e alle nuove povertà sono state oggetto di un lavoro approfondito di tutta la Giunta, Gruppo Consigliare e Simpatizzanti.
Lo studio dei rapporti ISTAT e Caritas, appena iniziato, vuole essere un modo diverso di fare politica, che parte da una analisi della realtà che ci circonda e che porta a decisioni responsabili.
Non è un caso,cari consiglieri e cari cittadini, che Gerenzano sia uno dei pochissimi comuni che non applica l’addizionale comunale IRPEF!
Non è un caso che la definizione delle aliquote IMU sia stata preceduta da una analisi delle rendite nel nostro comune, al fine di “proteggere” le fasce più deboli.
Le prime indiscrezioni dicono che molti comuni aumenteranno sia le aliquote standard che quelle sulla prima casa.
A Saronno si parla del 4,5 per mille sulla prima casa e del 9,6 per mille su tutti gli altri immobili.
Questo in un comune dove l’addizionale comunale IRPEF è al 0,45%.
E come Saronno molti altri comuni sono nella stessa situazione.
Noi di ILPG pensiamo che l’attenzione alle fasce più deboli e alle nuove povertà non sia una frase con cui sciacquarsi la bocca ogni tanto, in occasione di qualche comizio e di qualche incontro con le associazioni di volontariato. Ma al contrario un principio dal quale scaturiscono scelte concrete, come quelle contenute nel provvedimento che stiamo analizzando!
Per i motivi sopra esposti, Il gruppo Insieme e Libertà per Gerenzano esprime il con estrema convinzione il proprio parere favorevole sul punto in oggetto.
Insieme e Libertà per Gerenzano
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29 Ottobre - Interrogazione Palazzo Municipale
INTERROGAZIONE ai sensi del’art. 24 punto 4) del Regolamento del Consiglio Comunale e per il funzionamento delle Commissioni Consiliari avente per oggetto il Palazzo Municipale.
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29 Giugno 2012 - Bilancio 2012 - DICHIARAZIONE DI VOTO:
Ringraziamo la nuova Amministrazione Comunale, il segretario comunale, tutti gli uffici comunali e, personalmente, in qualità di capogruppo del gruppo “Insieme e Libertà per Gerenzano” tutti i consiglieri comunali di maggioranza, per l’efficace lavoro svolto nella redazione del bilancio di previsione per l’anno 2012 in un tempo così ristretto.
Ricordiamo a tutti che l’attuale amministrazione si è insediata, a tempo di record, il 10 di maggio ed il 09 di giugno, nel rispetto dei termini di legge, ha consegnato ai capigruppo la documentazione del bilancio di previsione 2012.
E’ stato un complesso ma proficuo lavoro di squadra che ha visto un’attiva partecipazione degli uffici comunali, in particolare l’ufficio di ragioneria.
Nonostante la drastica diminuzione dei trasferimenti statali (meno 507.000 euro), diminuzione dei trasferimenti regionali e provinciali (meno 70.000 euro), apprezziamo e condividiamo la scelta politica di non ridurre ma anzi aumentare lo stanziamento per la spesa inerente i servizi sociali (+10% per un totale di 1.021.000 euro); che in un periodo di forte crisi economica è sicuramente un segnale chiaro di attenzione ai bisogni dei cittadini in difficoltà.
Apprezziamo la scelta di non introdurre l’applicazione dell’addizionale comunale IRPEF, in continuità con quanto già fatto dalla precedente amministrazione, e quindi il contenimento della pressione fiscale locale.
Sicuramente l’introduzione dell’I.M.U. da parte dello Stato è un peso per la collettività; tuttavia i cittadini devono sapere che dei 2.419.000 euro previsti dal ministero del dipartimento delle finanze la quota che rimarrà al comune è stimata, dallo stesso dipartimento, in 1.369.000 euro, sostanzialmente in linea con quando incassato dal comune di Gerenzano nell’anno 2011 per l’I.C.I.
In occasione della redazione del regolamento I.M.U. prendiamo l’impegno affinchè siano salvaguardate le fasce deboli, gli anziani e le famiglie numerose.
Scelta che sicuramente condividiamo è l’estinzione anticipata dei mutui residui che consentirà di liberare risorse nell’anno 2013 per i servizi ai cittadini ed alla collettività. Ci rammarichiamo che tale operazione non sia stata fatta prima con conseguente beneficio anche nell’anno 2012.
Ben altra riflessione dobbiamo fare relativamente alle spese per gli investimenti: emerge con chiarezza dalla presentazione del bilancio di previsione la pesante eredità che ci lascia la precedente amministrazione e che limita fortemente l’azione di sviluppo.
Il patto di stabilità non è certo un’invenzione di quest’anno e non possiamo credere che la precedente amministrazione non fosse a conoscenza dei meccanismi che lo regolano.
Dobbiamo quindi dedurre che sia stata una scelta quella di lasciare in eredità il pagamento di parte degli impegni assunti per opere programmate negli anni passati.
Oltre 2.400.000 euro devono essere ancora pagati per impegni residui di cui ben 1.100.000 per impegni antecedenti il 2007.
La maggior parte di queste cifre è destinata all’incompiuta opera di ristrutturazione del palazzo municipale che si trascina da quasi 10 anni e per il quale chiediamo prossimamente all’amministrazione comunale una dettagliata ed approfondita relazione e rendicontazione.
In queste condizioni ci rendiamo conto di come sia difficilissimo pianificare nuovi interventi ma restiamo convinti del fatto che non si deve svendere il territorio per fare cassa, come sarebbe accaduto se ad amministrare fosse stata confermata l’amministrazione leghista: le diverse iniziative urbanistiche dimostrano senza ombra di dubbio quanto affermato!
Contenere e ridurre le iniziative urbanistiche è un impegno forte che abbiamo assunto in campagna elettorale, impegno che confermiamo come scelta politica anche se ciò significa ricercare forme alternative e più complesse per la realizzazione delle opere pubbliche; ricerca che richiede tempo e che a distanza di un solo mese non poteva comparire nel bilancio di previsione.
Per tutto quando sopra esposto il gruppo “INSIEME E LIBERTA’ PER GERENZANO” esprimerà il proprio voto FAVOREVOLE.
X Il gruppo “Insieme e Libertà per Gerenzano”
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Bilancio Farmacia Comunale 2012 - DICHIARAZIONE DI VOTO
Siamo rimasti delusi: ci aspettavamo grandi performance, fuochi d’artificio, grande successo…………….. dopo l’inaugurazione del Novembre 2010 della nuova sede della farmacia comunale ed invece il bilancio consuntivo 2011 ci consegna una farmacia in cui i ricavi dell’attività sono diminuiti del 10%.
Rimane un solo giudizio politico possibile: l’operazione trasferimento farmacia comunale intesa come miglioramento dei servizi al cittadino è miseramente “fallita”: un cliente su dieci non acquista più dalla farmacia comunale!
Se a questo aggiungiamo il mancato introito dell’affitto che la farmacia comunale versava nelle casse del comune (circa €. 15.000 annui) otteniamo un consuntivo negativo per la comunità gerenzanese.
Occorre ricordare che il trasferimento della farmacia nei nuovi locali si è concretizzato dopo il pagamento anticipato di ben 14 anni di affitto che, nel bilancio attuale viene contabilizzato per una annualità pari ad €. 16.257 alla voce “spese per manutenzioni e riparazioni su beni di terzi”, ma a livello di “conto corrente” l’ammontare complessivo dei 14 anni, ovvero ben 227.000 euro, sono stati concretamente versati al “privato proprietario dell’immobile” nell’anno 2010; ogni cittadino a questo punto potrebbe fare il conto di quanto questo capitale avrebbe reso annualmente se, per esempio, fosse stato investito in titoli di stato o similari.
Questa è una parte dell’eredità che ci ha lasciato la precedente amministrazione, dobbiamo farne conto, ma vogliano che siano assunte tutte quelle iniziative che possano consentire una migliore gestione del servizio “Farmacia Comunale” ed un reale sviluppo delle altre tipologie di servizi che una azienda speciale multi servizi può erogare.
Il gruppo Insieme e libertà per Gerenzano, attuale maggioranza in consiglio comunale, chiede all’attuale Amministrazione Comunale di farsi carico di queste istanze allargando all’opposizione un reale coinvolgimento nella gestione.
Per senso di responsabilità, onde evitare situazioni di empasse istituzionale, il gruppo Insieme e Libertà per Gerenzano voterà a favore della deliberazione di approvazione del bilancio consuntivo azienda speciale multi servizi gerenzano per l’anno 2011 e si aspetta che tale senso di responsabilità sia espresso dal gruppo della Lega Nord, che ha la responsabilità politica ed amministrativa di questo consuntivo di bilancio.
X Il gruppo “Insieme e Libertà per Gerenzano”
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Vista l'inerzia (o menefreghismo, oppure arroganza, chiamatela come volete) dei nostri amministratori, le Opposizioni si sono rivolte direttamente al Prefetto
5 Marzo 2012
Durante la seduta del Consiglio Comunale di venerdì 2 Marzo u.s. il consigliere Borghi Pierangelo, in qualità di capogruppo del gruppo “Libertà per Gerenzano” ed in rappresentanza anche del gruppo Iinsieme per Gerenzano”, ha comunicato al Lei, sig. Sindaco, la richiesta di poter presentare un’interrogazione URGENTE ai sensi dell’art. 24 punto 5) del Regolamento del Consiglio Comunale e per il funzionamento delle Commissioni Consiliari.
Con una motivazione che NON si comprende Lei, sig. Sindaco, ha impedito di fatto la presentazione dell’interrogazione urgente, asserendo che il consigliere avrebbe dovuto darne notizia all’inizio del consiglio comunale, così come era avvenuto altre volte.
All’esplicita richiesta di conoscere in base a quale norma si sarebbe dovuta rispettare questa procedura, sempre Lei, sig. Sindaco, concludeva che l’interrogazione non poteva essere presentava perchè Lei riteneva, a suo parere, che non fosse possibile; decisione propria ed irrevocabile.
Nonostante le legittime proteste da parte dei consiglieri di opposizione, di fatto, ci è stata negata la possibilità di presentare l’interrogazione urgente nonostante quanto previsto dall’art. 24, punto 5) del regolamento sopra citato che recita:
“ quando l’interrogazione ha carattere urgente può essere effettuata anche durante l’adunanza, subito dopo la trattazione di quelle presentate nei termini ordinari. Il Consigliere interrogante rimette copia del testo al Presidente e ne dà diretta lettura al Consiglio. Il Sindaco o l’Assessore delegato per materia, possono dare risposta immediata se dispongono degli elementi necessari. In caso contrario si riservano di dare risposta scritta all’interrogante entro cinque giorni da quello di presentazione.”
Come può leggere, qualora non l’avesse ancora fatto, la posizione da Lei assunta in Consiglio Comunale è palesemente illegittima, priva di fondamento normativo, pretestuosa e soprattutto antidemocratica.
Permanendo la necessità di presentare l’interrogazione urgente in tempi brevi siamo a chiederLe di convocare in tempi brevissimi, entro venerdì p.v., una seduta consiliare che consenta la presentazione di tale interrogazione.
In subordine, qualora Lei, sig. Sindaco, non intenda rispettare tale legittima richiesta, ci permettiamo di chiedere al Sig. Prefetto, che legge in copia, la convocazione d’ufficio della seduta di Consiglio oltre che di “censurare” il comportamento illegittimo ed arrogante tenuto dal sig. Sindaco del Comune di Gerenzano.
Da ultimo ricordiamo al sig. Sindaco che, anche se fa parte di un gruppo politico, è e rimane il Sindaco di tutti i cittadini ed il mancato rispetto delle opposizioni consiliari è mancato rispetto di una buona parte di cittadini che l’opposizione stessa rappresenta.
In attesa di quanto richiesto porgiamo distinti saluti ed anticipiamo che durante lo svolgimento del consiglio comunale richiesto presenteremo, dandone lettura, risposta scritta a quanto ricevuto dall’Assessore ai LL.PP. in merito alla ristrutturazione del Municipio - II lotto.
Gerenzano, lì 05/03/2012
I Gruppi Consiliari
Libertà per Gerenzano e Insieme per Gerenzano
---------------------------------------------- 13 Febbraio 2012
INTERROGAZIONE URGENTE ai sensi del’art. 24 punto 5) del Regolamento del Consiglio Comunale e per il funzionamento delle Commissioni Consiliari.
I gruppi consiliari “Libertà per Gerenzano” ed “Insieme per Gerenzano” inoltrano la presente interrogazione Urgente ai sensi del sopracitato art. 24 del Regolamento del Consiglio Comunale ritenendo necessario segnalare l’illegittimità della determinazione n. 690 del 12/12/2011 avente per oggetto: “Ristrutturazione municipio comunale. Incarico di progettazione sistemazione opere esterne, pavimentazioni interne e rinnovo soffitti in legno” con preciso riferimento alla nota del 2 Febbraio u.s. a firma del Responsabile unico del procedimento - geom. Lucio Marcon, che, nonostante confermi l’illegittimità dell’atto assunto, non ha ancora, ad oggi, provveduto alla sua revoca. La presente interrogazione viene presentata con la finalità di evitare che si producano ulteriori atti, che di fatto nascerebbero già con un vizio di forma e di sostanza, e soprattutto che tali atti possano generare ulteriori spese a carico della collettività.
Ancora una volta dobbiamo intervenire su un argomento che abbiamo già trattato altre volte e che, a quanto pare, riserva sempre nuove sorprese: la ristrutturazione del palazzo municipale - II° lotto.
Per completezza, per chi ascolta o leggerà la presente interrogazione, vogliamo riprendere l’argomento ripartendo sia dall’interrogazione urgente presentata il 19 Gennaio 2010 che dalla nota, a firma del gruppo “Libertà per Gerenzano” presentata in data 1 Aprile 2010, nota che segnaliamo “attende ancora risposta”!.
Già nell’interrogazione del Gennaio 2010, e precisamente al punto n. 15) delle richieste, formulavano la seguente domanda:
in base a quale norma o disposizione di legge l’importo complessivo delle opere, esclusa l’integrazione per le opere complementari, autorizzato dal Consiglio Comunale con l’approvazione del piano delle opere in €. 1.500.000,00 è potuto lievitare a somme ben superiori (€ 1.800.000,00) senza che mai si sia avvertita la necessità di consultare il Consiglio Comunale, luogo deputato all’approvazione degli atti di programmazione, soprattutto della spesa pubblica e come mai sul cartello dell’opera esposta al pubblico compare indicata la spesa d’investimento in € 1.500.000,00, che non corrisponde al reale quadro economico dell’opera?
La risposta a questa domanda da parte dell’Amministrazione Comunale: NESSUNA!
Con la successiva nota del 1 Aprile 2010 , perchè risposte parziali siamo riusciti ad averle solo due mesi dopo la presentazione dell’interrogazione, sempre con riferimento alla richiesta n. 15 sopracitata osservavamo:
- ribadiamo la centralità e la competenza del Consiglio Comunale nella programmazione generale e nell’indirizzo politico ed economico (approvazione bilancio ed individuazione delle spese). E’ ora che sia ripristinata con serietà tale condizione che a Gerenzano appare inesistente e solo formale. Rimaniamo tuttavia in attesa di puntuale risposta a quanto richiesto.
Come già accennato NESSUN RISPOSTA è stata mai fornita dall’Amministrazione Comunale, a conferma che il Consiglio Comunale, e soprattutto l’opposizione, sono solo un fastidio da sopportare e, possibilmente, da evitare (questa considerazione dovrebbe far riflettere anche i consiglieri di maggioranza più volte sollecitati ad un’attiva presenza ma, anche in questo caso: senza mai risposta).
Purtroppo: ci risiamo!
Con la determinazione n. 690 del 12 Dicembre 2011 viene affidato, con espresso riferimento all’opera programmata per complessivi €. 500.000 con deliberazione di C.C. n. 16 del 29/03/2011, un’ulteriore incarico professionale per la progettazione e direzione lavori delle seguenti opere:
- sistemazioni esterne;
- rinnovo soffitti in legno parte storica;
- imbiancature;
- pavimentazioni interne parte storica più sala consiliare.
Di fatto il piano delle opere, citato a riferimento, ed approvato dal consiglio comunale non prevede la realizzazione di tutte le opere elencate ma solo una parte di esse e pertanto, quantomeno, il piano doveva essere modificato prima dell’affidamento dell’incarico ed approvato dal Consiglio Comunale!
In particolare facciamo riferimento all’incarico per la progettazione delle seguenti opere, non previste nel piano:
- rinnovo soffitti in legno parte storica;
- imbiancature;
- pavimentazioni interne parte storica più sala consiliare.
Vogliamo riprendere un passaggio importante della nota in data 11 Gennaio 2012, nota con la quale abbiamo contestato formalmente la determinazione assunta, che di seguito riportiamo:
1) il piano delle opere pubbliche prevede per un importo di €. 500.000 la realizzazione di opere esterne ed arredo sede municipale; nessun riferimento è mai stato scritto ed approvato in merito alla “finitura degli interni”, indicazione che impropriamente compare nella determina in oggetto, quasi a voler legittimare e giustificare un atto che già è privo all’origine dell’atto fondamentale che lo sostiene;
2) le opere che devono ancora essere progettate e finanziate sono………………
- pavimentazioni interne parte storica più sala consiliare;
- Rinnovo soffitti in legno parte storica e imbiancature;
altra affermazione che non corrispondono assolutamente allo stato degli atti, come di seguito indicheremo perché tutte queste opere sono od erano già finanziate e sicuramente progettate nel progetto originario ed in parte nella perizia di variante.
Dal contenuto della risposta datata 02 Febbraio 2012, a firma del Responsabile Unico del Procedimento, appare evidente che probabilmente sia l’Amministrazione Comunale, che non ha assunto alcun provvedimento in proposito, che soprattutto il responsabile unico del procedimento, non hanno compreso la gravità del fatto segnalato: formulare false dichiarazioni (e per questo caso si potrebbe aggiungere: “mentire sapendo di mentire”) è un fatto estremamente grave, aggravato dalla circostanza che tali falsità generano spese che tutti i cittadini dovranno sostenere!
E’ proprio vero che l’esperienza in questo caso “non ha insegnato nulla” e che si confermano le considerazioni, espresse qualche riga sopra, di quanto poco o nulla il sig. Sindaco e la sua Giunta hanno rispetto per il Consiglio Comunale e sono coscienti degli atti che gli uffici compiono.
E’ curioso leggere in proposito nella risposta del Responsabile Unico del Procedimento che: “l’intenzione della A.C. nell’impegnare i 500.000 euro previsti nel programma delle OO.PP. era ed è quella di impegnare tale importo per l’esecuzione di tutte le opere necessarie a finire l’opera (e tra queste in modo particolare tutte le migliorie anche estetiche). Purtroppo la formulazione adottata non è esaustiva e di questo me ne assumo la colpa” quasi, da una parte volersi giustificare e dall’altra assumersi una qualche responsabilità così che la colpa di questo fatto, tutto sommato, non possa essere attribuita a nessuno!
E pensare che il tema in questione è ricorrente: ogni qual volta si è approvato lo stato di attuazione delle opere se ne è discusso in Consiglio e vi assicuro che l’argomento l’abbiamo trattato diverse volte.
Far passare poi un “intezione dell’Amministrazione” estendere opere di sistemazione esterna ed arredi ad opere esclsusivamente interne, che già fanno parte di un altro progetto e di un’altra perizia è quantomeno “fuorviante e falso”!
Ma riprendiamo l’argomento per evidenziare un’ulteriore aspetto: le pavimentazioni, il rinnovo dei soffitti in legno e le imbiancature fanno parte dell’opera descritta nel seguente modo: “OPERE DI RISTRUTTURAZIONE MUNICIPIO II° LOTTO” opera finanziata ed approvata nel Piano delle Opere per un ammontare di 1.850.000 euro che nulla hanno a che fare con la sistemazione dell’area esterna ed il rinnovo degli arredi finanziati e programmati per 500.000 euro; opera ben distinta e separata dall’appalto già in corso.
Ai più esperti ed attenti non sfugge certo l’operazione che si intende porre in essere con “furbizia” di chi conta sul disinteresse generale da parte di tutti: scorporare opere previste nel progetto principale ed inserirle in un’altra opera per giustificare il rispetto dell’importo massimo finanziato (€. 1.850.000 per la ristrutturazione del municipio) senza dover ricorrere ad un’ulteriore perizia suppletiva che non potrebbe essere giustificata!
Smettetela di “prendere in giro” i cittadini ed assumetevi la responsabilità di un lavoro che continua a fare “acqua da tutte le parti”.
Certo è che gli errori nella progettazione e gestione di quest’opera, che ricordiamo è datata DICEMBRE 2003, non finiscono mai!
Meno male che se ne è accorto anche l’Assessore ai Lavori Pubblici che in un articolo apparso sulla stampa dichiara (e lo riportiamo perchè nell’articolo è virgolettato a sottolineare la dichiarazione rilasciata dallo stesso): “abbiamo affidato un incarico di 7mila euro di parcella per predisporre una variante - un’altra aggiungiamo noi - migliorativa rispetto al progetto iniziale che REPUTIAMO CARENTE!
Finalmente un’ammissione dopo tanto negare, almeno per questi ultimi due anni, sulla bontà del progetto approvato!
Sarà perchè arrivano le elezioni ed un pizzico di sincerità non guasta o perchè siamo ormai alle battute finali ed una bella inaugurazione risolve qualsiasi problema! Del resto la scuola Papa Giovanni insegna: nonostante l’inaugurazione fatta nell’aprile 2009 l’edificio manca ancora del certificato di prevenzione incendi e dell’agibilità ed ancora oggi, anno 2012, si devono chiudere pendenze con ditte fornitrici: vedi a proposito decreto ingiuntivo a favore della ditta MAEBI che vanta un credito di oltre 10.000 euro di lavori eseguiti su ordine del Comune (e siamo generici con la parola “Comune” proprio perchè non presenti all’ordine dell’intervento) ma già liquidati ed inseriti in un’apposita perizia all’impresa DESAVE! un vizio che rischia di ripetersi anche questa volta!
Eppure errori di questo tipo non dovrebbero più accadere dopo il “corso di aggiornamento” sulle opere pubbliche che ha visto protagonista il sig. Sindaco per una modica spesa di 5.233 euro (solo perchè a seguito di segnalazione è intervenuta la corte dei conti che ha contestato la legittimità dell’atto, immediatamente revocato, perchè diversamente la spesa sarebbe potuta lievitare fino a superare i 10.000 euro) del quale, solo a titolo di esempio, citiamo proprio l’incontro sul tema “Analisi opere che l’Amministrazione intende realizzare e del Programma Pluriennale delle Opere Pubbliche” 25 Febbraio 2011 - durata ben 4 ore! Un Master che non ha portato frutti!
Tuttavia possiamo contribuire alla formazione degli amministratori in materia di opere pubbliche dando lettura dell’art. 132 – Varianti in corso d’opera del Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture – D. lgs. 12/04/2006, n. 163 – integrato con le ultime modifiche legislative:
1. Le varianti in corso d'opera possono essere ammesse, sentito il progettista e il direttore dei lavori, esclusivamente qualora ricorra uno dei seguenti motivi:
a) per esigenze derivanti da sopravvenute disposizioni legislative e regolamentari;
b) per cause impreviste e imprevedibili accertate nei modi stabiliti dal regolamento, o per l'intervenuta possibilità di utilizzare materiali, componenti e tecnologie non esistenti al momento della progettazione che possono determinare, senza aumento di costo, significativi miglioramenti nella qualità dell'opera o di sue parti e sempre che non alterino l'impostazione progettuale;
c) per la presenza di eventi inerenti alla natura e alla specificità dei beni sui quali si interviene verificatisi in corso d'opera, o di rinvenimenti imprevisti o non prevedibili nella fase progettuale;
d) nei casi previsti dall'articolo 1664, comma 2, del codice civile, e cioè: se nel corso dell'opera si manifestano difficoltà di esecuzione derivanti da cause geologiche, idriche e simili, non previste dalle parti, che rendano notevolmente più onerosa la prestazione dell'appaltatore, questi ha diritto a un equo compenso;
e) per il manifestarsi di errori o di omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell'opera ovvero la sua utilizzazione; in tal caso il responsabile del procedimento ne dà immediatamente comunicazione all'Osservatorio e al progettista.
2. I titolari di incarichi di progettazione sono responsabili per i danni subiti dalle stazioni appaltanti in conseguenza di errori o di omissioni della progettazione di cui al comma 1, lettera e). Nel caso di appalti avente ad oggetto la progettazione esecutiva e l'esecuzione di lavori, l'appaltatore risponde dei ritardi e degli oneri conseguenti alla necessità di introdurre varianti in corso d'opera a causa di carenze del progetto esecutivo.
3. Non sono considerati varianti ai sensi del comma 1 gli interventi disposti dal direttore dei lavori per risolvere aspetti di dettaglio, che siano contenuti entro un importo non superiore al 10 per cento per i lavori di recupero, ristrutturazione, manutenzione e restauro e al 5 per cento per tutti gli altri lavori delle categorie di lavoro dell'appalto e che non comportino un aumento dell'importo del contratto stipulato per la realizzazione dell'opera. Sono inoltre ammesse, nell'esclusivo interesse dell'amministrazione, le varianti, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento dell'opera e alla sua funzionalità, sempreché non comportino modifiche sostanziali e siano motivate da obiettive esigenze derivanti da circostanze sopravvenute e imprevedibili al momento della stipula del contratto. L'importo in aumento relativo a tali varianti non può superare il 5 per cento dell'importo originario del contratto e deve trovare copertura nella somma stanziata per l'esecuzione dell'opera al netto del 50 per cento dei ribassi d'asta conseguiti. (comma così modificato dall’art.4, comma 2, lett.n) del DL 13/05/2011 n. 70 in vigore dal 14/05/2011, convertito con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106, in vigore dal 13/07/2011)
4. Ove le varianti di cui al comma 1, lettera e), eccedano il quinto dell'importo originario del contratto, il soggetto aggiudicatore procede alla risoluzione del contratto e indice una nuova gara alla quale é invitato l'aggiudicatario iniziale.
5. La risoluzione del contratto, ai sensi del presente articolo, dà luogo al pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10 per cento dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell'importo del contratto.
6. Ai fini del presente articolo si considerano errore o omissione di progettazione l'inadeguata valutazione dello stato di fatto, la mancata od erronea identificazione della normativa tecnica vincolante per la progettazione, il mancato rispetto dei requisiti funzionali ed economici prestabiliti e risultanti da prova scritta, la violazione delle norme di diligenza nella predisposizione degli elaborati progettuali
E’ il contenuto di questo articolo l’unico e vero motivo per cui il Responsabile Unico del Procedimento, evidentemente con il consenso dell’Amministrazione Comunale, propone un percorso “illegittimo” per poter ultimare l’opera…………… diversamente sarebbe in difficoltà nel consegnarla utimata!
Ci viene spontanea una semplice riflessione: perché dobbiamo inserire parte della pavimentazione del municipio in un’altra opera (sistemazione area esterna ed arredi) per poterle realizzare: se non ci fosse stata la previsione di sistemazione dell’area esterna e dell’arredo il municipio sarebbe stato ultimato senza la pavimentazione?........................... e come qualcuno diceva: meditate gente, meditate!
Come potete notare è sempre più chiara la necessità di un “cambio” di gestione della cosa pubblica perchè la vicenda della ristrutturazione del Municipio assomiglia molto di più ad un’opera incompiuta, che spesso la Lega Nord addita ad esempio per denigrare il sud dell’Italia, che ad una capacità di efficienza ed efficace gestione che sempre la Lega Nord dichiara di avere nei comuni che amministra; e questo comune è da anni amministrazione monocolore Leghista!
Sembra inutile sottolineare, ma è necessario visti i trascorsi in questo consiglio, che per ogni vicenda, notizia o affermazione contenuta nella presente interrogazione corrispondono atti formali e documenti che non possono essere smentiti perchè tutti agli atti dell’Amministrazione Comunale.
Ovviamente dei tanti temi citati “a proposito” avremo modo di riparlarne in Consiglio Comunale, ma il loro accenno si rende necessario per meglio chiarire cosa succede in questo comune!
Per quanto contenuto nella presente ed urgente interrogazione chiediamo al sig. Sindaco e per suo tramite:
1) di procedere immediatamente alla richiesta formale al Responsabile Unico del procedimento della revoca “integrale” della determinazione n. 690 del 12/12/2011;
2) ricondurre le opere di ristrutturazione del municipio a quanto stabilito dal consiglio comunale e cioè ammontare delle opere per complessivi 1.850.000 euro senza ulteriori aumenti di spesa;
3) impedire che opere già progettate, per le quali è già stato riconosciuto il relativo onorario professionale, siano ancora oggetto di progettazione in appalto separato, fatto che risulterebbe grave sia sotto l’aspetto “morale” che “legale” visto che trattasi di soldi di tutti i cittadini;
Riservandoci le iniziative che il caso richiede, ai sensi dell’art. 24 del Regolamento del Consiglio Comunale ricordiamo che il Sindaco o l’Assessore delegato per materia, possono dare risposta immediata se dispongono degli elementi necessari. In caso contrario possono riservarsi di dare risposta scritta all’interrogante entro cinque giorni da quello di presentazione.
I Gruppi Consiliari
Libertà per Gerenzano
Insieme per Gerenzano
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Dal Consiglio Comunale del 30 Novembre 2011
Bilancio di previsione della Farmacia Comunale.
Il gruppo Insieme per Gerenzano ha votato contro il bilancio di previsione della Farmacia Comunale . Gli utili previsti risentiranno negativamente delle cervellotiche scelte imposte dall'Amministrazione leghista. Ci riferiamo alla decisione di dismettere i locali di propietà del Comune ove era localizzata la Farmacia Comunale per spostarla in locali di propietà di PRIVATI ai quali l'Amministrazione deve riconoscere il canone di locazione abbassando di conseguenza i guadagni della Farmacia.
Il tanto sbandierato utilizzo degli utili a favore del sociale si risolve in misero 3% sull'utile che potrebbe essere molto di più se la farmacia, gravata da balzelli quali l'affitto a tutto favore di un privato, guadagnasse almeno quanto le Farmacie Comunali dei Paesi limotrofi. Inoltre l'amministrazione leghista ha scelto di eleggere un consiglio di amministrazione dell'Azienda speciale Farmacia Comunale SENZA RISERVARE UN POSTO ALLE MINORANZE. L'OPPOSIZIONE NON PUO' QUINDI ESERCITARE IL DIRITTO DI CONTROLLO COME INVECE SUCCEDE IN TUTTE LE ISTITUZIONI AMMINISTRATE IN MODO DEMOCRATICO. Insomma, la maggioranza leghista fa tutto da sola, senza confronto con l’opposizione ed arriva in Consiglio Comunale solo per ratificare decisioni prese senza possibilita’ di controllo e confronto.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la FARMACIA COMUNALE QUANDO FA UTILI, GRAZIE SOPRATTUTTO ALLA CAPACITA' DEL PERSONALE IMPIEGATO, LI DEVE UTILIZZARE IN BUONA PARTE PER PAGARE L'AFFITTO. Scelta assurda se si pensa che fino a qualche anno fa questo balzello non gravava sui Gerenzanesi. TRA L'ALTRO, COME DOCUMENTATO CON MATERIALE FOTOGRAFICO DAL CAPOGRUPPO DI LIBERTA' PER GERENZANO, I LOCALI DISMESSI DOVE ERA UBICTA LA FARMACIA VENGONO AD OGGI UTILIZZATI COME MAGAZZINO PER I NUOVI COSTOSISSIMI LOCALI.
Sempre in un recente Consiglio Comunale il SINDACO Signor GARBELLI SILAVANO aveva dichiarato che in quei locali erano custodite solo due vecchie scrivanie smentendo il fatto che invece fossero utilizzati come deposito- magazzino, vista l'evidente inadeguatezza dei nuovi costosissimi locali. Ebbene, nell'ultimo consiglio comunale il Sindaco è stato sbugiardato dalle fotografie allegate alla dichiarazione di voto della lista Liberta' per Gerenzano, che testimoniano invece scaffali pieni di medicinali ed altro materiale . Insomma un vero e proprio magazzino.
Ma allora ci chiediamo che senso ha avuto trasferire la Farmacia da locali capienti e di propietà comunale a locali in affitto e neanche sufficenti a fungere anche da magazzino? Secondo Voi è corretto questo modo di amministrare e questa abitudine di nascondere alla popolazione con pietose bugie la realtà ?
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30 Novembre 2011 - Interpellanza in Materia di Sanità - Prezzo dei Farmaci
La seguente interpellanza è stata presentata ad inizio Giugno di quest'anno ed è stata messa in calendario per esser discussa nel Consiglio Comunale dello scorso 30 Novembre. Insieme per Gerenzano ha ritenuto di ritirarla dall'Ordine del Giorno di tale Consiglio poichè, visto lo slittamento dei termini di discussione di oltre 5 mesi, si preferisce attendere i provvedimenti in materia da parte del nuovo Governo, riservandoci di ripresentrarla nel caso tali provvedimenti confermino gli annunciati tagli.
INTERPELLANZA LISTA CIVICA INSIEMEPERGERENZANO
Dal 1° Giugno i cittadini Lombardi sono tornati a pagare di più i farmaci generici. E’ infatti scaduta la copertura stabilita dalla Regione per colmare la differenza di costo tra il prezzo dei medicinali e la copertura assicurata dal servizio sanitario nazionale.
Dalla metà di Aprile si era infatti registrato un sensibile aumento dei farmaci generici, anche se acquistati con la ricetta, dovuto al taglio di 600 milioni di euro sui rimborsi per i farmaci equivalenti stabilito dalla Finanziaria di Tremonti. E mentre regioni come Toscana e Friuli Venezia Giulia erano subito intervenute con risorse proprie per colmare la differenza, in Lombardia la giunta Formigoni ha aspettato il mese di Maggio per stanziare una copertura sperimentale che è durata però solo fino mercoledì 1 Giugno .
Questo ritardo ha fatto si che nel mese di Aprile i cittadini lombardi hanno dovuto sborsare di tasca propria la differenza tra il prezzo di vendita e il rimborso da parte del servizio sanitario nazionale (22,5% in più rispetto ad un anno fa, in provincia di Varese il 18,7%).
Come gruppo Lista Civica INSIEMEPERGERENZANO invitiamo l’ Amministrazione Comunale ad assumere tutte le iniziative opportune al fine di sollecitare la Regione Lombardia affinché predisponga quanto necessario ad evitare che i cittadini debbano far fronte ad ulteriori costi per l’acquisto dei farmaci generici da qui fino a fine 2011.
Ma un altro balzello si sta abbattendo sui lombardi. La finanziaria del Governo Berlusconi ha previsto un taglio di oltre 450 milioni sui rimborsi per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale. Questo significa che dal 1° Giugno i cittadini lombardi, oltre al ticket regionale di 36 euro, rischieranno di pagare un ulteriore ticket di 10 euro.
La lista civica INSIEMEPEREGERENZANO con questa INTEPELLANZA CHIEDE inoltre al CONSIGLIO COMUNALE di INTERVENIRE presso la Regione Lombardia affinché si faccia promotrice verso il Governo di iniziative atte a garantire la copertura per la mancata introduzione del ticket da 10 euro per il periodo che va da adesso a Dicembre o in caso contrario impegni risorse proprie per coprire la quota aggiuntiva. Se così non fosse, anche questo taglio ricadrebbe sui soliti cittadini tartassati.
LISTA CIVICA INSIEMEPERGERENZANO
Gerenzano, 09/06/2011
Il gruppo consiliare “Insieme e Libertà per Gerenzano” inoltra la presente interrogazione ai sensi del sopracitato art. 24 del Regolamento del Consiglio Comunale ritenendo opportuno conoscere e rendere noto ai cittadini lo stato dei lavori relativi al Palazzo Municipale.
Sarebbe opportuno che l’Amministrazione Comunale illustrasse anche il progetto con particolare riferimento all’organizzazione degli spazi, considerato che non ci risulta essere stato presentato al Consiglio Comunale né tantomeno alla cittadinanza.
In aggiunta vorremmo conoscere:
1) lo stato dei lavori di ristrutturazione;
2) la programmazione dei lavori, con relativi tempi di esecuzione, per l’ultimazione delle opere;
3) il costo complessivo dell’opera con l’indicazione dell’ammontare delle spese tecniche sostenute e/o da sostenere (progettazione, direzione lavori, ecc…);
4) il confronto con la tempistica prevista per l’esecuzione delle opere e lo stato di attuazione;
5) il confronto tra i costi previsti inizialmente e l’ammontare complessivo previsto ad oggi;
6) quando sarà possibile l’utilizzazione degli spazi ristrutturati.
Cordiali saluti.
Il Gruppo Consiliare
Insieme e Libertà per Gerenzano