martedì 15 marzo 2011

Incontro con residenti di “via Moneta” – Allontanamento dall’assemblea - Lettera al Prefetto

Alleghiamo di seguito la lettera, inviata al Prefetto di Varese, a seguito dell'inqualificabile comportamento del Sig. Sindaco che, in occasione di un incontro richiesto dagli abitanti di Via Moneta per ottenere chiarimenti circa l'improvvisa chiusura del sottopasso che di fatto impedisce loro di raggiungere le proprie abitazioni, ha fatto allontanare i Consiglieri di Opposizione invitati dagli abitanti stessi a presenziare.
Questo è il modo in cui la Lega nostrana assicura la partecipazione dei cittadini, il libero confronto democratico, il rispetto dei ruoli.


"Gli abitanti di via Moneta, zona periferica del ns. Comune, si sono improvvisamente visti “chiudere” il sottopasso di via Rovello per la realizzazione delle opere di adeguamento ed allargamento dell’autostrada MI-CO (ordinanza n. 3/11 del 20/01/2011 per la chiusura dal 19/01/2011 sino all’ultimazione dei lavori la cui presunta durata è di 5 mesi).
            Come è possibile notare l’ordinanza, da Lei firmata, è datata 20/01/2011 ed ha previsto ed autorizzato la chiusura dal 19/01/2011 (giorno prima). Appare evidente, pertanto, che la chiusura è stata effettuata senza alcuna attività preventiva di avviso e sensibilizzazione della popolazione residente, nonostante la richiesta della società ricevuta in data 10/11/2010 (oltre due mesi prima della chiusura del sottopasso).
In considerazione del disagio subito, senza alcuna preventiva informazione, gli abitanti residenti in via Moneta, hanno più volte chiesto l’intervento dell’Amministrazione Comunale al fine di ottenere, quantomeno, una più sicura viabilità alternativa considerando che l’accesso a tale frazione è garantito solo attraverso una strada di campagna che si dirama dalla viabilità di Saronno.
Risentiti dalle Sue promesse non mantenute nonché da una inconveniente esternazione dell’assessore ai LL.PP., che può essere tranquillamente letta nell’allegato volantino, hanno organizzato un’incontro con la S.V. al quale hanno invitato anche i rappresentanti delle opposizioni presenti in consiglio comunale.
Così come concordato con alcuni residenti, i sottoscritti sig. Borghi Pierangelo e sig. Borghi Dario, rispettivamente in rappresentanza dei gruppi consiliari “Libertà per Gerenzano” ed “Insieme per Gerenzano”, si sono recati c/o il palazzo municipale dove, per le ore 19.00 di Mercoledì 9 Febbraio era stato programmato tale incontro.
Purtroppo, e dobbiamo dire, senza neppure la necessaria e cortese educazione che almeno il rispetto istituzionale richiede, siamo stati “costretti” dalla S.V. ad allontanarci dall’assemblea in quanto “non residenti” in via Moneta.
Caro Sindaco Le vogliamo ricordare che con molta precisione abbiamo giustificato la nostra presenza in quanto richiesta espressamente da alcuni cittadini residenti in via Moneta e che l’incontro era promosso dai cittadini e non convocato, con lettera nominativa, dalla Sua amministrazione.
L’atteggiamento da Lei tenuto è pertanto “intollerabile ed irrispettoso” nei confronti dei cittadini che hanno ritenuto di convocare, oltre alla Sua amministrazione, anche i rappresentanti in consiglio comunale delle opposizioni ed altresì “intollerabile ed irrispettoso” nei confronti del ruolo istituzionale che noi, consiglieri comunali, rappresentiamo.
Avere impedito la nostra partecipazione all’incontro non solo è stata una scelta “antidemocratica” ma ha nascosto una situazione di estremo imbarazzo che un’Amministrazione attenta al bisogno dei propri cittadini sarebbe stata sicuramente capace di prevenire.
E’ per questo fatto, che sottolineiamo “estremamente grave”, che chiediamo al sig. Prefetto, che legge la presente, un intervento “deciso” affinchè sia garantita a tutti la libertà di partecipazione e di confronto, il rispetto dei ruoli e delle cariche rappresentate, con un richiamo formale che censuri l’atteggiamento del sig. Sindaco che, ricordiamo, è e deve essere il Sindaco di tutti i cittadini, anche “quelli scomodi” delegati all’opposizione.
Speriamo che atteggiamenti come quello dimostrato non abbiamo più a ripetersi ed attendiamo l’intervento dell’Autorità superiore che renda giustizia al “torto” che abbiamo subito."

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