Di seguito proponiamo il discorso tenuto dal nostro Sindaco Campi in occasione delle commemorazioni del 25 Aprile, al monumento ai caduti al cimitero.
"Care Concittadine, Cari Concittadini,
Il 25 aprile di sessantotto anni fa si compì la liberazione e la riunificazione della nostra Patria.
Nell’Anniversario della Liberazione il nostro ricordo va a tutti quegli Italiani che diedero la vita per la libertà dei loro contemporanei e per le generazioni future".
(continua in Commenti)
Eredi degli ideali del Risorgimento, quegli Italiani presero le armi per restituire alla nostra Patria l'onore e il rispetto dei popoli liberi e per far nascere quelle istituzioni democratiche in cui oggi tutti noi Italiani e tutti noi Gerenzanesi ci riconosciamo.
RispondiEliminaE’ nostro dovere ricordare e commemorare il sangue versato per la nostra Libertà, Libertà che viviamo e che tocchiamo con mano ogni giorno, a volte senza nemmeno coglierne consapevolmente tutta la grandezza.
Un forte e indissolubile legame unisce l'Italia di oggi all’Italia del 25 aprile 1945. Lo spirito della Resistenza vive nel testo della Costituzione della nostra Repubblica. La memoria dei sacrifici e delle lotte della Resistenza è fondamento della Società di oggi. Leviamo tutti lo sguardo al Tricolore che sventola sul nostro Municipio: quella è l'insegna che ha sempre guidato i Padri della nostra Patria e che deve guidare tutti noi nella responsabilità delle nostre azioni, ognuno per quanto gli compete.
Oggi ricordiamo coloro che furono protagonisti della lotta per la caduta della dittatura fascista e per la libertà di tutti noi Italiani, tra loro anche alcuni nostri concittadini Gerenzanesi. Ricordiamo i militari, la resistenza Partigiana e popolare, donne e uomini di ogni estrazione sociale, anziani e bambini, civili, le migliaia di vittime delle orrende stragi che insanguinarono il nostro Paese, il cui sacrificio ci insegna ancora oggi a vivere questa Libertà con consapevolezza e rispetto.
Dietro ad ogni nome scolpito sul nostro monumento ai Caduti c’è una persona come noi, che ha dato il bene più grande, la propria vita: tutti noi siamo chiamati a onorare questo sacrificio estremo.
Non siamo qui a esaltare una guerra che fu come ogni guerra crudele, devastatrice e come ogni guerra incapace di risolvere i problemi veri. L’Italia intera ripudia la guerra, la nostra Costituzione ce lo ricorda.
La memoria degli eventi di sessantotto anni fa è fatta di tante storie personali e collettive, storie di persone che diedero una risposta alta e nobile alla sfida dei tempi, che seppero interpretare i valori profondi della civiltà italiana ed europea.
Essi volevano un'Italia libera per tutti e unita. Il loro ricordo vuole insegnarci la concordia, insieme con l'amore per la Patria e l'amore per la Costituzione, fondamento delle nostre libertà. Questo è il significato profondo di questa commemorazione ed è un’occasione per ricordare a tutte le generazioni i valori ispiratori di quella libertà portatrice di una Pace, che tutti noi abbiamo il privilegio di vivere e il dovere di custodire con orgoglio. Oggi come allora, noi tutti abbiamo il dovere di dare il nostro contributo alla ricostruzione e rinnovamento della società in cui viviamo.
In questo difficile momento storico, Libertà significa anche contribuire noi tutti a dare aiuto a quelle famiglie, mamme, papà, giovani in cerca di lavoro e proiettati nella costruzione di un presente e di un futuro sereno e dignitoso.
Ai giovani d'oggi, cresciuti in un'Italia libera, in un'Europa pacifica e unita, questo Giorno insegna a non dimenticare mai gli ideali che ispirarono coloro che diedero la vita per noi. La memoria dei sacrifici dei Padri della Repubblica deve rimanere viva, essere tramandata di generazione in generazione e deve guidare nella difesa della libertà conquistata. Il ricordo di quei giorni ci deve far guardare con fiducia al nostro futuro, uniti tutti nell'amore per la Patria italiana ed europea, uniti nell'orgoglio delle nostre grandi tradizioni di civiltà, uniti nell'impegno per il progresso e la pace.
Viva la Resistenza.
Viva la Repubblica Italiana.
Viva l'Italia libera e unita."