Varesenews dell'11 Luglio riporta i commenti di del gruppo Insieme e Libertà per Gerenzano dopo l'approvazione del bilancio di previsione.
«Nonostante la drastica diminuzione dei trasferimenti statali
(meno 507.000 euro), diminuzione dei trasferimenti regionali e
provinciali (meno 70.000 euro), apprezziamo e condividiamo la scelta
politica di non ridurre ma anzi aumentare lo stanziamento per la spesa
inerente i servizi sociali (+10% per un totale di 1.021.000 euro); che
in un periodo di forte crisi economica è sicuramente un segnale chiaro
di attenzione ai bisogni dei cittadini in difficoltà». Parole del gruppo
di maggioranza “Insieme e libertà per Gerenzano” che sostiene la
maggioranza.
«Apprezziamo la scelta di non introdurre l’applicazione dell’addizionale comunale IRPEF
– proseguono dal gruppo -, in continuità con quanto già fatto dalla
precedente amministrazione, e quindi il contenimento della pressione
fiscale locale. Sicuramente l’introduzione dell’I.M.U. da parte dello
Stato è un peso per la collettività; tuttavia i cittadini devono sapere
che dei 2.419.000 euro previsti dal ministero del dipartimento delle
finanze la quota che rimarrà al comune è stimata, dallo stesso
dipartimento, in 1.369.000 euro, sostanzialmente in linea con quando
incassato dal comune di Gerenzano nell’anno 2011 per l’I.C.I».
«In occasione della redazione del regolamento I.M.U. prendiamo l’impegno affinchè siano salvaguardate le fasce deboli,
gli anziani e le famiglie numerose – proseguono dal gruppo -. Scelta
che sicuramente condividiamo è l’estinzione anticipata dei mutui residui
che consentirà di liberare risorse nell’anno 2013 per i servizi ai
cittadini ed alla collettività. Ci rammarichiamo che tale operazione non
sia stata fatta prima con conseguente beneficio anche nell’anno 2012.
Ben altra riflessione dobbiamo fare relativamente alle spese per gli
investimenti: emerge con chiarezza dalla presentazione del bilancio di previsione la pesante eredità che ci lascia la precedente amministrazione
e che limita fortemente l’azione di sviluppo. Il patto di stabilità
non è certo un’invenzione di quest’anno e non possiamo credere che la
precedente amministrazione non fosse a conoscenza dei meccanismi che lo
regolano. Dobbiamo quindi dedurre che sia stata una scelta quella di
lasciare in eredità il pagamento di parte degli impegni assunti per
opere programmate negli anni passati. Oltre 2.400.000 euro devono
essere ancora pagati per impegni residui di cui ben 1.100.000 per
impegni antecedenti il 2007. La maggior parte di queste cifre è
destinata all’incompiuta opera di ristrutturazione del palazzo
municipale che si trascina da quasi 10 anni e per il quale chiediamo
prossimamente all’amministrazione comunale una dettagliata ed approfondita relazione e rendicontazione.
In queste condizioni ci rendiamo conto di come sia difficilissimo
pianificare nuovi interventi ma restiamo convinti del fatto che non si
deve svendere il territorio per fare cassa, come sarebbe accaduto se ad
amministrare fosse stata confermata l’amministrazione leghista: le
diverse iniziative urbanistiche dimostrano senza ombra di dubbio quanto
affermato. Contenere e ridurre le iniziative urbanistiche è un impegno
forte che abbiamo assunto in campagna elettorale, impegno che
confermiamo come scelta politica anche se ciò significa ricercare forme alternative e più complesse per la realizzazione delle opere pubbliche; ricerca che richiede tempo e che a distanza di un solo mese non poteva comparire nel bilancio di previsione».
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