Ancora una volta l’Amministrazione Campi si trova costretta a fornire precisazioni e spiegazioni a fronte di notizie apparse sulla stampa che non riflettono correttamente la situazione reale.
Ci riferiamo all’articolo (sotto allegato) de La Prealpina del 22 Agosto scorso, e di seguito riportiamo il commento in merito dell’Assessore ai LL. PP. Borghi Pierangelo. Il pensiero dell’Assessore è chiaro e preciso, e non necessita di dilungarsi oltre.
Ho letto l’articolo intitolato “troppe 3.000 tombe per 80 morti” apparso sulla Prealpina del 22/08/2012 e ritengo necessario fornire le spiegazioni del caso, che potrebbero essere utili anche allo stesso Gianni Pierangelo, visto che non mi sembra abbia l’abitudine di ascoltare o leggere i documenti.
Il Comune di Gerenzano, in ottemperanza alle disposizioni normative, ha approvato, in data 05 Maggio 2011 (Amministrazione “Garbelli”), il nuovo Piano Regolatore Cimiteriale. La previsione del Piano è stata dimensionata per i prossimi 20 anni come prevedono le disposizioni normative (art. 6 del Regolamento Regionale della Lombardia n. 6/94).
Pertanto il “progetto generale” di ampliamento del cimitero prevede una capacità complessiva di 244 tombe di famiglia e 1300 loculi cimiteriali. E’ evidente, anche a chi vuole strumentalizzare il dato complessivo, che numericamente sono poco più di 1500 (non certo tremila come affermato dal Consigliere Gianni!) le disponibilità in previsione (85 decessi/anno presunti x 20 anni = 1700 posti) e che nessuno vuole realizzare subito ciò che si prevede necessario nei prossimi vent’anni. Al consigliere Gianni è stato spiegato, in occasione dell’approvazione del Piano delle Opere Pubbliche per l’anno 2012, che l’Amministrazione intende realizzare solo 40 tombe di famiglia tenendo conto che attualmente non c’è alcuna disponibilità di questo tipo, se non per 81 posti nei colombari. Oltre alle tombe di famiglia si procederà alla realizzazione della recinzione che, diversamente dalle tombe, sarà conforme alle previsioni del Piano Regolatore Cimiteriale e che ne racchiuderà l’intera area, onde evitare libero accesso a chiunque ad ogni ora (soprattutto a malintenzionati- vedi furti di rame) come già successo in passato. Di fatto sarebbe impensabile procedere alla costruzione/demolizione di tratti parziali di recinzione ogni qual volta si debba procedere alla realizzazione di nuove tombe; e questo è anche buon senso!
Sconsolante è la preoccupazione per la sottrazione di terreno agricolo per l’ampliamento del cimitero quando sono ben altri gli interventi per la salvaguardia del territorio e contemporaneamente il soddisfacimento delle necessità dei cittadini, ma di questo avremo occasione di dimostrare con gli atti il nostro pensiero. Tuttavia il consigliere Gianni potrà continuare a “dormire sonni tranquilli”, come ha fatto negli ultimi vent’anni, perché le aree non utilizzate per l’edificazione delle tombe cimiteriali saranno mantenute a verde, anche se interne allo stesso cimitero. Informare i cittadini è importante ma l’informazione deve essere corretta se vuole essere di aiuto nell’interesse del “bene comune”.