Il gruppo consigliare "Lista Civica Insieme per Gerenzano" a seguito della pubblicazione dell'ordinanza emessa dal 2 maggio 2011 dal Tribunale di Milano, con cui viene riconosciuta la natura discriminatoria dell'articolo "Noi abbiamo chiuso le porte" pubblicato sul n. 1 del 2009 del periodico "Filodiretto con i cittadini" a firma dell'assessore Cristiano Borghi, chiede formalmente a Signor Cristiano Borghi di rassegnare le dimissioni dalla carica di assessore allo sport e di restituire la delega alla sicurezza.
L'assessore Borghi, infatti, con il suo articolo farneticante, vergognosamente difeso dal sindaco Silvano Garbelli, da tutta la giunta e dal gruppo consigliare della Lega Nord in sede di Consiglio Comunale, ha pesantemente screditato tutti i cittadini del Comune di Gerenzano costretti ora, come comunità, a portare il marchio d'infamia di una pubblica sanzione per comportamento discriminatorio nei confronti dei cittadini stranieri residenti a Gerenzano.
Le dimissioni dell'assessore Borghi sono oltremodo necessarie in quanto le sue parole, oggi riconosciute ufficialmente come discriminatorie, costituiscono un elemento di insanabile contraddizione con la sua carica di assessore allo sport. L'articolo 4, comma 2, dello Statuto del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, infatti, prevede che "Il CONI, nell’ambito dell’ordinamento sportivo, detta principi contro l’esclusione, le diseguaglianze, il razzismo e la xenofobia e assume e promuove le opportune iniziative contro ogni forma di violenza e discriminazione nello sport". Non si capisce, pertanto, come l'assessore Borghi possa continuare a ricoprire l'incarico di assessore allo sport e accompagnare le nostre associazioni sportive in pubbliche manifestazioni, dopo aver posto in essere comportamenti assolutamente incompatibili con lo spirito di fratellanza dello sport.
Vogliamo, inoltre, evidenziare come in un momento di grandi ristrettezze economiche la collettività gerenzanese dovrà sobbarcarsi le spese legali sostenute dal Comune per la difesa dell'assessore Borghi. A questo proposito lo invitiamo a compiere un atto di dignità impegnandosi di fronte a questo Consiglio a pagare di tasca propria le spese processuali che lo riguardano.
Chiediamo, infine, all'assessore Borghi, al Sindaco Silvano Garbelli di presentare formali scuse ai cittadini di Gerenzano e in particolare a quelli di origine straniera.
L'assessore Borghi, una volta dimessosi, sarà libero, come privato cittadino, di continuare a predicare l'odio razziale assumendosi di fronte alla sua coscienza (se ne ha una) e al suo portafoglio la responsabilità delle sue parole, senza più coinvolgere i cittadini di Gerenzano nel discredito e nella vergogna.
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