Al Coordinatore del Circolo del PD di Gerenzano la questione dei nomadi non e' proprio andata giù'. A molte settimane di distanza dalle ordinanze di sgombero emesse dal Sindaco Campi, come fatto poi anche dall'Amministrazione di sinistra guidata da Porro a Saronno e da tutti i Sindaci del circondario, ancora il segretario del PD locale Gianni punzecchia l'operato dell'Amministrazione Comunale.
Sembra quasi contento che nonostante gli sgomberi, avvengano i furti nelle case dei gerenzanesi, per poter gettare discredito sull'Amministrazione. Vada a raccontarlo a chi si e' trovato i ladri in casa….
Ovviamente l'argomento nomadi non si può ridurre ed esaurire con la sola questione "sicurezza", ma soffermandosi ora su questo aspetto del problema va riconosciuto come l'Amministrazione Campi abbia scelto una linea diversa da quella che forse avrebbe seguito il PD (se avesse vinto le elezioni), cercando di prevenire i problemi e stando costantemente in contatto con il comando dei Carabinieri di Cislago per pattugliare come meglio possibile anche Gerenzano.
Forse il PD di Gerenzano dovrebbe andare a rileggersi la Prealpina delle scorse settimane, pagina di Cislago, dove si riportava come i cittadini del comune a noi vicino fossero infuriati con il Comune per la presenza di nomadi che creavano problemi in una zona del loro territorio, e di come il sindaco di sinistra - PD - abbia poi fatto mettere catene e panettoni all'ingresso del parcheggio per impedire ai nomadi di tornare. E' un sindaco fascista?
Ma non vi vergognate neanche un po'?
RispondiEliminaLa parola "vergogna" noi la useremmo per altre situazioni. Per esempio per chi, senza sapere od informarsi preventivamente, sentenzia e giudica atti e comportamenti solo per spargere buonismo e belle parole.
RispondiEliminaCon riferimento alla quesitone nomadi nello specifico, il Coordinatore del PD di Gerenzano dica chiaramente come si sarebbe comporta la sua amministrazione se si fosse trovato a governare il paese. Ma lo dica chiaro ai sui elettori, concretamente, perche' farsi belli e parlare di accoglienza o tutela dei minori senza aver approfondito il problema e la situazione reale, e' come dire che il PD e' contro la guerra o la fame nel mondo. Lo e' anche l'Amministrazione Campi, lo sapevate?
Ci domandiamo se il Coordinatore del PD, dalla sua posizione istituzionale, sia andato a capire se davvero c'erano situazioni minorili che necessitavano assistenza o se l'ordinanza di sgombero avrebbe violato diritti dei nomadi o convenzioni e norme a tutela delle minoranze.
Il Coordinatore del PD sa di che etnia fossero i nomadi? Sa da dove provenivano o ha solo visto le targhe delle auto passando dalla statale? Sa il motivo della presenza di auto e roulottes così' lussuose (a differenza di altre comitive di gitani)? Si e' informato con le forze dell'ordine su che attività' svolgessero questo gruppo di nomadi e constatato se ci fosse stato davvero pericolo per la sicurezza?
Noi pensiamo proprio di no, perche' se lo avesse fatto (o avesse avuto l'umiltà' di chiedere approfondimenti al Sindaco) forse avrebbe capito che l'allontanamento e' stata l'azione più' corretta e sensata.
Purtroppo i furti nelle abitazioni continueranno ad esserci (e tra l'altro sembra che questa non fosse la "specialità' della casa" del gruppo allontanato), ma peggio ci sentiremmo se lo sgombero non fosse stato eseguito.
I sostenitori del PD non stanno nella pelle per capire che mosse avrebbe fatto un ipotetico Sindaco PD.
Da un mio post sul blog Politica a Gerenzano del 21 ottobre 2013:
EliminaIl passaggio dei nomadi sul nostro territorio (ma qualcuno si è preoccupato di capire da cosa è stato innescato? Si dice vengano da Canegrate, ma cosa li ha spinti a spostarsi da lì?) si sta risolvendo in una brutta figura collettiva di tutti i Sindaci della zona, e nella dimostrazione dell'incapacità dei nostri amministratori di guardare al di là del proprio naso per affrontare con mezzi adeguati problemi che richiedono un approccio sovracomunale.
Qualcuno per assenza di mezzi, qualcuno perché disorientato dalla novità (in un periodo già di per sé difficile), qualcuno per codardia, qualcuno per la propria povertà culturale, qualcuno perché alla ricerca di soluzioni demagogiche per inseguire un facile consenso, tutti si sono comportati allo stesso modo: facendo a gara con lo scaricabarile. Che cos'altro significa, infatti, emettere una batteria di ordinanze di sgombero senza minimamente preoccuparsi del fatto che, una volta lasciato il proprio Comune, i nomadi si fermeranno nel paese a fianco, per poi magari ritornare, dopo un lungo giro, al punto di partenza?
Forse si dovrebbero studiare dei protocolli standard per fronteggiare simili situazioni: protocolli che si potrebbero risolvere poi in una serie di do ut des. Ad esempio, si potrebbe concedere la sosta per un determinato periodo a queste comunità, in cambio della promessa di mandare i figli a scuola, di vigilare su comportamenti dei membri del gruppo che possano violare le leggi vigenti, dell'attivazione dei capi famiglia perché si mettano concretamente a cercare lavoro (anche temporaneo). L'allontanamento (deciso non per un singolo comune, ma per un'intera porzione di territorio, con l'accordo di tutti i Sindaci della zona) potrebbe scattare alla terza violazione delle regole pattuite.
La dialettica tra popolazioni nomadi e popolazioni stanziali crea da sempre spiacevoli conseguenze; ma il modo migliore per attenuare queste conseguenze è affrontare il problema con razionalità e umanità, senza eluderlo ma anche senza andare alla ricerca di soluzione draconiane che non tengano conto del fatto che abbiamo a che fare con degli uomini (e con delle donne e con dei bambini).
Per completare la risposta: io di certo non avrei usato la questione come strumento di propaganda o autopromozione come avete fatto voi, che avete pubblicizzato lo sgombero per giustificare la vostra incapacità a contrastare il fenomeno dei furti negli appartamenti (o quelli di rame al cimitero) che ultimamente si ripetono abbastanza spesso. In più, in collaborazione con kle forze dell'ordine, avrei prima di tutto accertato che i minori presenti nel gruppo dei nomadi ottemperassero regolarmente all'obbligo scolastico.
Perfetto. E quindi come segretario del PD locale, nel ruolo politico-istituzionale ricoperto, hai parlato con Carabinieri e polizia locale e verificato le condizioni di eventuali minori in eta’ scolare presenti tra il gruppo? E poi?
EliminaForse ti sfugge che il Sindaco non possa far nulla in termini di verifica dell’obbligo scolastico in questi casi, in quando e’ tenuto al controllo solo sui cittadini – studenti in quanto residenti nel suo comune (e d’altronde, come potrebbe essere diversamente?).
Se vai in vacanza con i tuoi figli in un giorno feriale (facendo saltare la scuola), secondo te i carabinieri ed il Sindaco del comune dove ti trovi possono contestare il fatto che non hai mandato i bambini a scuola?
Sulla questione “sicurezza” invece, forse non sai che il gruppo era gia’ noto alle forze dell’ordine???
Forse il coordinatore locale del PD confonde tra nomadi stanziali e non, particolare non da poco per chi potrebbe un giorno trovarsi a gestire situazioni simili.
RispondiEliminaPurtroppo la situazione creatasi a Gerenzano e dintorni era ben diversa da quella che si deve affrontare in caso di nomadi stanziali (ed allora si che tutte le belle parole su minori e scuola avrebbero un senso).
La situazione e' stata affrontata dai Sindaci locali in maniera uniforme, a conferma che l'approccio adottato fosse l' unico possibile in funzione delle normative vigenti, ed anche nel rispetto dei cittadini residenti.
Anche a Legnano, guidata da Sindaco PD, si cerca di non lasciare i nomadi dove non dovrebbero stare. Un bel problema per il comune.
RispondiEliminahttp://www.prealpina.it/notizie/alto-milanese/2014/1/6/rom-l_integrazione-impossibile/2794093/55/
E' chiaro che, se si lasciano marcire queste situazioni per anni, o si pensa di risolverle con un facile colpo di spugna (cioè con una semplice ordinanza di sgombero, scaricando così il problema sul Comune accanto), non si fa altro che aumentare il degrado in cui vivono le persone oggetto di tali provvedimenti e, con esso, anche le ricadute negative sui cittadini regolarmente residenti nei nostri paesi e nelle periferie delle nostre città.
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